I sintomi psicosomatici

Claudia Provenzano

La mente mente, il corpo non mente

Il corpo dà voce alla vita psichica, esprime il malessere della psiche e se non viene ascoltato grida.



La psicosomatica si fonda su una visione d’insieme del sistema mente-psiche e soma-corpo.

Dopo che il corpo umano è stato concepito come mero corpo organico, privo di emozioni, considerato solo sul piano fisico, la scienza medica sta finalmente ritornando a considerare l’idea che lo stato psicologico dell’individuo influenzi in modo significativo le sua condizione fisica.

Il concetto di psicosomatica è stato coniato da Georg Walter Groddeck, medico e psicanalista tedesco allievo di Freud, che per primo indagò il legame tra psiche e soma, la stretta connessione tra disturbo fisico e causa psichica. Negli studi sull’isteria Freud aveva riconosciuto il somatico come campo di espressione dei pensieri rimossi (processo definito di “conversione”), distinguendo tra psichico e somatico, ma la somatizzazione dei conflitti psichici era stata poco considerata prima di Groddeck. Tra gli autori che ripresero le idee di Groddeck, vanno ricordati:


1- il medico e psicoanalista Franz Alexander, uno degli psicanalisti cosiddetti “di seconda generazione”. Oltre ad essere considerato uno dei fondatori della medicina psicosomatica, è stato anche uno dei fondatori della criminologia psicoanalitica. Introdusse l’espressione di “esperienza emozionale correttiva”: il paziente deve fare esperienze emotive concrete che gli permettano di riparare l'influenza traumatica


2- Alexander Lowen, psicoterapeuta e psichiatra statunitense che elaborò la bioenergetica, una terapia psico-corporea affine a quella di Groddeck.


3- la biologa canadese Claudia Rainville, fondatrice della Metamedicina, disciplina secondo cui ogni sintomo della malattia è un messaggio del nostro inconscio, legato a sentimenti ed emozioni.



In sintesi: secondo Groddeck:


  • l’INCONSCIO SI ESPRIME ATTRAVERSO IL CORPO: agisce sul buono o cattivo funzionamento degli organi allo scopo di obbligare l’io cosciente a soddisfare i propri bisogni, oppure a distogliersi da essi, se troppo pericolosi (per esempio, induce il mal di testa per distogliere l’io dal lavoro e costringerlo a riposare). L’Inconscio, infatti, in modo automatico e cogente, tende a preservare la vita e il benessere. Per Groddeck il corpo non è autonomo, ma plasmato dall’Inconscio.


  • l'INCONSCIO NON SI ESPRIME A PAROLE, MA attraverso SIMBOLI:  e così anche il sintomo è un simbolo, messaggio del nostro inconscio. Tanto nelle malattie organiche, quanto nei sogni quello che appare (il sintomo nel caso di malattia o il contenuto manifesto nel caso dei sogni) è la rappresentazione metaforica del contenuto inconscio latente. Ciò permette di applicare il metodo psicanalitico alle malattie, per risalire ai loro contenuti nascosti.


  • il PROCESSO DI GUARIGIONE consiste nel DECODIFICARE IL SIGNIFICATO SIMBOLICO DEL SINTOMO e portarlo sul piano cosciente



Groddeck, osservando strette corrispondenze, sia analogiche sia simboliche, tra parti del corpo e funzioni psichiche, individua tre aree del corpo che rappresentano le tre dimensioni della psiche:


  • TESTA: rappresenta il regno DELL’INTELLETTO e della COSCIENZA MORALE 
  • TORACE(dalla gola al diaframma):  regno del SENTIMENTO, dell’AFFETTIVITÀ.
  • ADDOME/PELVI (parte viscerale e genitale): regno delle Pulsioni, dell’animalità.


Il COLLO ha la sua rilevante valenza simbolica, in quanto rappresenta la zona di confine e di passaggio tra la regione dell’intelletto (Testa) e quella dell’affettività e dell’istinto (Corpo).

Il collo assume diversi significati simbolici: la capacità di guardare i diversi aspetti delle situazioni (muovere la testa), la capacità di riflettere sulle proprie motivazioni e azioni con umiltà (inclinare la testa), la capacità di affrontare le difficoltà (procedere a testa alta). Il torcicollo ha a che fare con un blocco relativo a queste capacità. Le patologie del collo in generale esprimono una distanza simbolica tra la mente intellettuale e il corpo, tra logica e pulsioni, tra ragione e sentimento. 


La TESTA rappresenta “l’alto”, la razionalità, il CORPO esprime il “basso” emozioni e pulsioni. Quindi, chi accentra troppo l’attenzione nella zona della testa, cioè chi accetta e vive soltanto ciò che è razionale, ragionevole e logico, perde ben presto il suo rapporto con ciò che è emotivo e istintuale.

La cefalea (“mal di testa”) rappresenta una “fuga” da una situazione difficile: serve a rompere il controllo su una realtà sovraccarica di tensione, o a  bloccare un intelletto che pensa troppo per cercare di gestire o di evitare un mondo pulsionale che preme per per uscire e soddisfarsi. La cefalea è il segnale di un conflitto tra ragione e pulsione, tra il mondo gelato, freddo e spigoloso del pensiero e quello caldo ed avvolgente delle emozioni.




APPARATO DI SOSTEGNO (OSSEO E MUSCOLARE) 


Le SPALLE: la contrazione dei muscoli, simbolizzano la fatica di sopportare responsabilità troppo pesanti.

Le SCAPOLE, memoria delle ali, sono il simbolo  del volo, della libertà. Rappresentano la volontà di essere liberi, di rompere gli schemi, le consuetudini. Così il dolore tra le scapole rimanda al senso di oppressione, o alle difficoltà di vivere liberamente, imponendosi una vita di impegno e dedizione.

Il TORACE o GABBIA TORACICA, che ha il compito primario di proteggere gli organi rappresenta simbolicamente lo scudo che protegge l’affettività. Un torace che si espande in maniera adeguata esprime una personalità espansiva. Un torace che è bloccato esprime una personalità implosa, che ha difficoltà a manifestare le emozioni e a vivere l’affettività, che cerca di tenere sotto controllo le pulsioni.

La COLONNA VERTEBRALE: ognuno dei tre segmenti, cervicale, dorsale e lombare, ed i relativi disturbi che possono interessarli, esprime problematiche differenti.

Nel TRATTO CERVICALE, i sintomi indicano la difficoltà a mettere in relazione emozione e razionalità. Possono riguardare un eccessivo controllo delle proprie emozioni, o un forte senso di responsabilità, la tendenza a farsi carico dei problemi degli altri fino alla negazione di sé, le difficoltà nel prendere decisioni per paura di fare la scelta sbagliata. 

Nel TRATTO DORSALE: la tendenza ad assumere posture chiuse e “difensive” , a spingere in avanti le spalle e contrarre la cassa toracica concorrono a limitare i movimenti respiratori, ovvero, simbolicamente, a contenere emozioni quali  frustrazione, rabbia, tristezza, ansia e preoccupazione.

Nel TRATTO LOMBARE in genere i sintomi si presentano in relazione al non tenere in conto i propri limiti, esagerando nel fare, oltrepassando i limiti delle proprie forze e risorse, con comportamenti di eccessivo sacrificio o eccessiva sottomissione.

Infine il COCCIGE (l’osso sacro) unitamente alle OSSA DEL BACINO proteggono gli organi riproduttori della vita. Le patologie di queste parti sono legati ad una svalutazione sul piano sessuale.

REUMATISMI: esprime il disagio sperimentato dal soggetto nell’adeguarsi ad una situazione vissuta come problematica. I dolori articolari possono nascere anche dalla paura per il futuro (di per sé problematico in quanto imprevedibile). Sono quasi sempre presenti in persone molto esigente nei confronti di se stesse o dei propri cari o che vivono un senso di impotenza nei confronti delle figure autoritarie. Queste persone provano emozioni di collera e un senso di rivolta, tenuti sotto silenzio contraendo i muscoli (impossibilità di movimento). La difficoltà di movimento diventa allora una limitazione auto-imposta.



APPARATO RESPIRATORIO

La funzione respiratoria è l’unica funzione ad essere sia involontaria (respiriamo senza che lo vogliamo) ma al contempo volontaria poiché possiamo intenzionalmente regolarne il ritmo.

Le vie respiratorie sono, insieme all’apparato digerente, le VIE DI SCAMBIO TRA L’AMBIENTE INTERNO E L’AMBIENTE ESTERNO, dove entra l’ossigeno, che viene distribuito dal sangue in tutto l’organismo, per poi raccogliere l’anidride carbonica e restituirla all’esterno. Le malattie respiratorie traducono gli scambi con l’ambiente circostante per quel che riguarda il nostro bisogno di “aria”, di libertà, di spazio e di autonomia. I problemi dell’apparato respiratorio sono connessi al tema della dipendenza.


ASMA si esprime mediante uno spasmo respiratorio. L’asmatico utilizza questo sintomo per esercitare un dominio sugli altri, attraverso lo spavento.

ALLERGIA: strategia difensiva nei confronti di sostanze esterne vissute come pericolose e problematiche, in cui le sostanze sono per lo più collegate a ricordi di eventi carichi di conflittualità). Può esprimere un timore inconscio del soggetto di venire in contatto con sostanze che potrebbero modificarlo (resistenza al cambiamento ciclico della vita). Oppure può esprimere una modalità di “sfogo” ad uno stile di vita compresso, in cui l’emotività è repressa e razionalizzata dall’altro. Spesso gli individui con allergie sono rigidi e poco tolleranti, abitudinari e temono la rabbia.

LARINGITE E’ un modo di soffocare la comunicazione quando ci si trova imbarazzati o a disagio a parlare.


APPARATO CIRCOLATORIO

Le patologie significative dell’apparato circolatorio sono collegate alla “CIRCOLAZIONE” DELLE EMOZIONI. Tutte le emozioni intense, da un grande spavento ad una gioia eccessiva, provocano modificazioni del battito cardiaco. Dalla TACHICARDIA, l’eccitazione che ne imprime l’accelerazione, alla BRADICARDIA, la depressione che ne rallenta il battito, all’iNFARTO, lo spavento o a una grande preoccupazione che ne provoca il blocco,

L’IPERTENSIONE, l’aumento dei valori pressori, è associato al controllo degli impulsi. Gli ipertesi hanno la tendenza a inibire le reazioni di collera e anche quando hanno scoppi d’ira riescono comunque a mantenere un certo grado di controllo.



APPARATO DIGERENTE

L’apparato digerente, come le vie respiratorie è una VIA DI SCAMBIO TRA L’AMBIENTE INTERNO E L’AMBIENTE ESTERNO, dove entrano gli alimenti, che vengono digeriti e assimilati dal sangue e distribuiti in tutto l’organismo, per poi restituirli all’esterno espellendone i resti.

I disturbi gastrointestinali sono le patologie psicosomatiche che si verificano più di frequente ed hanno a che fare con la fiducia nelle relazioni sociali e con la capacità di selezionare le relazioni, quelle “buone”, sane o funzionali, e quelle “cattive”. I motivi psicologici sono collegati all’importanza primaria del rapporto affettivo tra figlio e madre (o il caregiver che ne fa le veci), come è stato osservato dalla Teoria dell’attaccamento. In tal senso i disturbi dell’apparato gastrointestinale, in varie forme e intensità, si ritrovano nella maggior parte delle persone.


STOMACO Lo stomaco assorbe gli stimoli relazionali che vengono dall’esterno e li metabolizza, li “digerisce”.

DISTURBI DIGESTIVI: riguarda qualcosa che non è stato“digerito”, che è “rimasto sullo stomaco”, ovvero che non è accettato: idee, comportamenti, conflitti o situazioni che rifiutiamo perché in conflitto con le nostre pulsioni o valori morali.

GASTRITE: è collegata all’aggressività che, anziché dirigersi verso l’esterno, si rivolge all’interno, verso se stessi (aggressività autodiretta). Il “bruciore allo stomaco” descrive un fuoco che brucia all’interno, ma che non si esprime mai sotto forma di rabbia come ribellione. Avviene quando non ci si sente rispettati o apprezzati.

ULCERA esprime l’impotenza verso una situazione ingiusta. La collera relativa a questa situazione continua a irritare tutte le volte che si torna sull’argomento (rode all’interno – l’acido cloridrico – fino a determinare rancore e astio).

FEGATO: le malattie del fegato mostrano che l’uomo “ingerisce” più di quanto possa elaborare: indica smoderatezza, eccessivi desideri espansionistici e ideali troppo alti. Attraverso il fegato malato si impara la moderazione.

STIPSI: collegata al bisogno di trattenersi, ci si trattiene per paura di imporre la propria presenza: paura di disturbare, di non piacere, di essere svalutato, rimproverato... Tipicamente le persone che soffrono di stitichezza sono chiuse, controllate, formali…e si presentano con un’immagine di sè “pulita”, ispirata a grandi ideali e governata dalla rettitudine.

DIARREA (colon irritabile) Nella pancia giacciono le nostre emozioni più antiche. I fattori emozionali sono qui determinanti: le tensioni hanno bisogno di scaricarsi. Persone meticolose precise e, soprattutto, amanti della pulizie e dell’ordine. L’esperienza diarroica non dolorosa (rilasciamento completo del colon) indicherebbe depressione, sfiducia, senso di incapacità nell’affrontare il problema.



APPARATO TEGUMENTARIO

PELLE è la zona di contatto tra l’ambiente interno e l’ambiente esterno. Le malattie della pelle esprimono una difficoltà o disagio nel rapporto con l’ambiente circostante sul piano del bisogno di affetto, intimità e accettazione da parte degli altri. La PSORIASI ha a che fare con la paura di entrare in contatto intimo con gli altri. La VITILIGINE rimanda alla vergogna. L’ORTICARIA si manifesta nelle situazioni invivibili, che non si riesce a sopportare, che “pizzica”, “prude”,“brucia”, cui non si trova una soluzione soddisfacente. Si tratta di solito di persone con atteggiamenti passivi verso il contatto fisico, caratterizzati da scarsa tolleranza all’ansia ed elevata vulnerabilità nei rapporti sentimentali.




G. Groddeck, Il Libro Dell'Es, Mondadori 1978